Della misura giusta

di Paolo Repetto, 30 dicembre 2017

Il titolo di questo quaderno è preso a prestito da J. B. Scott Haldane (Della misura giusta, Garzanti 1987, traduzione letterale dell’originale). Ho aggiunto il punto interrogativo perché in questo modo, con una strizzatina d’occhio, il plagio riesce meno smaccato, diventa un omaggio. E io stesso, anziché sentirmi uno scansafatiche, mi innalzo al rango di suo interlocutore (credo che essere interlocutore di Haldane fosse divertentissimo, per la ferocia del suo sarcasmo, ma al tempo stesso pericolosissimo, per lo stesso motivo).

In realtà, molto più prosaicamente, ho pensato che questa titolazione si prestasse in maniera perfetta a rispondere al commento di un amico, che dopo aver letto “La vera storia della guerra di Troia” mi faceva notare come forse il mio respiro più autentico fosse diverso, più corto e più personale. Credo abbia pienamente ragione, e con questa raccolta di pezzi brevi spero di farmi perdonare della fatica che gli ho imposto (perché lo ha letto davvero tutto!) e di procurargli qualche attimo di divertimento. Il più giovane dei De Maistre, quello meno famoso e più spiritoso, scriveva ad un suo conoscente “Voi sottraete un attimo al piacere, senza aggiungerne alcuno alla saggezza”. Ecco un rischio che non voglio correre.