nuovi sguardistorti

Ancora lui! Tutto il Bryson che dovreste conoscere – Vittorio Righini e Paolo Repetto
Un americano alla prova dei truck stop – Paolo Repetto
Rassegne e rassegnazione – Paolo Repetto
Lingue, sudore e metrica – Carlo Prosperi
Prega coi lupi (ebdomadario n. 5) – Nicola Parodi e Paolo Repetto
Sfatare un mito: Atene è brutta! (ebdomadario n. 4) – Vittorio Righini
Fuori quota (ebdomadario n. 3) – Paolo Repetto
Ariette 20.0: Cartoline dalla Baviera – Maurizio Castellaro
Opportunità (ebdomadario n. 2) – Nicola Parodi
La retorica e la “Gramatica” – Paolo Repetto
Niente sesso, siam sirene (ebdomadario n. 1) – Marcello Furiani
Ebdomadario (presentazione) – Paolo Repetto
Nanni Moretti e la morte del Cinema – Giuseppe Rinaldi
Giorni perfetti – Paolo Repetto
Ma perché non me ne sto a casa, a volte? – Vittorio Righini
Ariette 19.0: A Christmas Carol – Maurizio Castellaro
Nulla a posto e tutto in ordine – Paolo Repetto
Bona et circenses – Nicola Parodi e Paolo Repetto
Dejà vu: … e il povero Abele?Paolo Repetto
L’inverno del patriarca – Carlo Prosperi 
Prolegomeni a una nuova sinistra – Giuseppe Rinaldi
Diversamente idioti – Paolo Repetto e Vittorio Righini
Leggere in viaggio – Vittorio Righini

Ancora lui! Tutto il Bryson che dovreste conoscere

Ancora lui 01di Vittorio Righini e Paolo Repetto, 30 aprile 2024
Qualche tempo fa avevo chiesto a Paolo se non fosse il caso di fare un discorso un po’ più completo su Bill Bryson. In fondo lo aveva scoperto ben prima di me e lo aveva fatto conoscere a un sacco di gente. E poi, uno spazio come questo non dovrebbe essere riservato soprattutto a libri di viaggio e a viaggiatori? Detto fatto. Sollecitato dalla rilettura di uno dei primi lavori del nostro (America Perduta, 1989 circa) Paolo ha scritto il breve (breve? sì, breve) articolo che è comparso sul sito recentemente: articoletto simpatico (Un americano alla prova dei truck stop), ma che non basta a rendere l’idea …

Un americano alla prova dei truck stop

Un americano alla prova dei truck stop 01di Paolo Repetto, 11 aprile 2024
Avevo in mente da un pezzo di riprendere il discorso su Bill Bryson, discorso che in realtà sino ad ora è rimasto limitato a brevissimi accenni nei consigli di lettura. Non l’ho fatto prima perché davo Bryson per scontato, conosciuto da tutti i frequentatori di questo sito, un po’ come Chatwin. Mi sembrava ci fosse in fondo poco da dire, se non rinnovare l’invito a leggere i suoi spassosissimi diari di viaggio, a partire dal celeberrimo Una passeggiata nei boschi. Bryson non ha scritto però solo taccuini di vagabondaggio. Nella sua bibliografia trovano posto anche opere di tutt’altro genere, cose come Breve storia di (quasi) tutto, Breve storia della vita privata, Breve storia del corpo umano, e ancora, Vestivamo da Superman o Il Mondo è un teatro …

Rassegne e rassegnazione

Rassegne e rassegnazione 01di Paolo Repetto, 5 aprile 2024
Fino a qualche anno fa comparivano regolarmente su La Settimana enigmistica (o magari compaiono ancora, non ho verificato) un paio di storiche rubriche, l’una titolata “Spigolature”, l’altra “Strano ma vero”. Raccoglievano in ordine sparso, senza alcun visibile criterio e con trattazione telegrafica, aneddoti e curiosità del tipo più disparato, dal gatto svizzero che giocando col telefono allerta la polizia all’invenzione dei catarifrangenti stradali (nel 1934, per chi fosse interessato), dalla storia di sant’Irmina di Treviri all’esistenza di oltre quattrocento varietà di agrifoglio …

Lingue, sudore e metrica

Lingua, sudore e metrica 01di Carlo Prosperi, 2 marzo 2024
Era il 2011: due lustri or sono. Tiravo allora le somme degli ultimi decenni di poesia, anche nel tentativo di dar conto della mia personale poetica. Ebbene, nel frattempo mi sembra che le cose siano in parte cambiate e che vadano tuttora cambiando, e proprio nel senso da me allora auspicato. I giovani poeti, per quanto almeno mi è dato giudicare dalla mia specola di presidente del Premio Guido Gozzano di Terzo, sia pure a fatica, si vanno via via affrancando da certi vieti condizionamenti del passato che rischiavano di portarli ad incagliarsi tra le secche dell’afonia, se non dell’afasia, o a perdersi nei più insulsi e insensati blateramenti in nome o con la scusa dei più arditi e talora ignobili sperimentalismi …

Prega coi lupi (ebdomadario n. 5)

Prega coi lupi 01di Nicola Parodi e Paolo Repetto, 23 febbraio 2024
Nella parrocchia di Forno, in Valle Strona (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), il giorno di San Valentino non si celebra la festa degli innamorati, dei fiorai e dei produttori di cioccolatini, ma la “messa del lupo”. È un rito che risale ufficialmente a più di due secoli e mezzo fa (pare attestato per la prima volta nel 1762), e rientra in un’articolata liturgia cattolica di processioni propiziatorie e di funzioni esorcistiche (le rogazioni), diffusa soprattutto nelle comunità rurali. In realtà le origini di questi rituali apotropaici vanno fatte risalire molto più addietro, al mondo pagano …

Sfatare un mito: Atene è brutta! (ebdomadario n. 4)

Sgatare un mito Atene è brutta 01di Vittorio Righini, 17 febbraio 2024
Mi si conceda un leggero intervento (meglio, un intervento leggero) in mezzo alle riflessioni più impegnate che compaiono qui sui Viandanti. Intanto siamo appena usciti da Sanremo (che ho evitato come la peste, al contrario di mia moglie, che sabato notte è stata sveglia sino alle quattro, e al mattino sembrava effettivamente una maratoneta al traguardo), e l’uscita dal tunnel mi induce appunto ad essere molto leggero …

Fuori quota (ebdomadario n. 3)

Fuori quota 01di Paolo Repetto, da uno spunto (o da una spinta) di Nicola Parodi, 10 febbraio 2024
Con una sentenza del 2022, della quale sono venuto a conoscenza solo recentemente, la Corte Costituzionale ha stabilito che anche nei comuni con meno di cinquemila abitanti va rispettato l’articolo 51 della Costituzione, quello che recita “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge” …

Ariette 20.0: Cartoline dalla Baviera

Ariette 20.0 Cartoline dalla Bavier 01di Maurizio Castellaro, 30 gennaio 2024
Ho trascorso qualche giorno a Monaco di Baviera, la sorprendente “ultima città italiana al di là delle Alpi”, come dicono i tanti italiani che ci vivono. Ai tempi della Riforma il Papainviò qui un piccolo esercito di Gesuiti per fronteggiare l’attacco, e direi che i Padri non hanno tradito le aspettative, dato che i cattolici sono ancora in maggioranza …

Opportunità (ebdomadario n. 2)

Opportunità (ebdomadario 2) 01di Nicola Parodi, 27 gennaio 2024
La novità di questa settimana sono gli autovelox. Quelli abbattuti, perché gli altri, quelli ancora in piedi, un po’ tutti li abbiamo conosciuti. Non dico che tirassimo sempre un sospiro di gioia al loro apparire, ma ci eravamo abituati all’idea che una qualche funzione deterrente nei confronti degli imbecilli potessero svolgerla. C’è chi però non la pensa così …

La retorica e la “Gramatica”

La retorica e la Gramatica 01 - Perfect Daysdi Paolo Repetto, 26 gennaio 2024
Bah! l’ultima delle cose che intendevo fare era tornare sul film di Wenders. Mi sembra di aver già detto tutto quello che avevo da dire. Un amico mi ha però segnalato una recensione molto negativa di Lorenzo Gramatica (Contro la retorica delle piccole cose, pubblicato su Lucysullacultura.com), specificando che lo condivide: opinione più che legittima, ma che mi fa sentire un po’ tirato per la giacchetta. E allora è forse il caso di qualche chiarimento, perché a me invece la recensione non è piaciuta affatto …

Niente sesso, siam sirene (ebdomadario n. 1)

Niente sesso, siam sirene 01di Marcello Furiani, 21 gennaio 2024
Da bambino – mi raccontava mia madre – ho cominciato presto a leggere, a sfogliare libri illustrati, anche se probabilmente non capivo le parole. Avevamo in casa un’enciclopedia illustrata di fiabe di tutto il mondo. Più che le storie allora mi affascinavano i solchi delle lettere sulla carta e i colori primordiali delle figure di re, principesse e animali. Fu lì che fui folgorato dalla fiaba de La sirenetta di Andersen: era la prima volta che comprendevo che una storia non necessariamente ha un lieto fine, che esiste la tristezza dell’abbandono, la nostalgia simile a un sanguinare, il sacrificio di un amore in schiuma di mare. Credo di dovere qualcosa di importante a letture come queste …

Ebdomadario (presentazione)

ebdomadario1di Paolo Repetto, 21 gennaio 2024
Vorremmo inaugurare una vera e propria rubrica, (non è la prima volta: ma importante è riprovarci), aperta ai contributi di tutti gli amici e pro-posta con cadenza settimanale (da cui il titolo: che non è un vezzo arcaicizzante alla D’Annunzio, ma vorrebbe da un lato prefigurare lo spirito degli interventi e dall’altro richiamare a un po’ di regolarità) …

Nanni Moretti e la morte del Cinema

Nanni Moretti e la morte del Cinema 01di Giuseppe Rinaldi, 21 settembre 2023 (rivisto il 15 gennaio 2024)
Che il Cinema fosse ormai un morto che cammina era evidente da un pezzo. Per Cinema, intendo qui l’unico cinema per me degno di questo nome e cioè il Cinema d’Autore. L’altro Cinema sta benissimo. Personalmente, da un paio d’anni non vado più al cinema. Ho fatto però un’eccezione per Il sol dell’avvenire, il lavoro più recente di Nanni Moretti. Intanto perché proprio Moretti può essere considerato effettivamente un Autore e poi, senz’altro, per motivi personali, poiché questo Autore, come altri del resto, mi ha accompagnato in lungo e in largo, in tanti momenti della mia vita …

Giorni perfetti

Giorni perfetti 01di Paolo Repetto, 14 gennaio 2024
Ho visto l’ultimo film di Wim Wenders, Perfect days (da non confondere col quasi omonimo A perfect day diretto nel 2015 da Fernando León de Aranoa). Non sarà una notizia da prima pagina, ma per me che non entravo in una sala cinematografica dallo scorso anno, quando per vedere il film di Moretti avevo interrotto un aventino iniziato ben prima del Covid, si tratta di un avvenimento significativo. Ero convinto (e La grande bellezza prima e Il Sol dell’avvenire poi mi avevano rafforzato nella mia convinzione), che il cinema non avesse più nulla da dire …

Ma perché non me ne sto a casa, a volte?

Ma perché non me ne sto a casa, a volte 01di Vittorio Righini, 6 gennaio 2024
Una domanda tipo ‘‘che ci faccio qui’’, enunciata da un famoso scrittore, fa il paio con ‘‘cosa sto a casa a fare, accidenti’’. Cosa caspita ci faccio a casa a menarmela in questi mesi gelidi? perché non faccio un viaggetto, breve ed economico, certo; mia moglie non ha nulla in contrario e lei lavora ancora, non è in pensione come me, i figli sono autonomi, quindi perché non andare? mi consenta, come diceva il Cavaliere …

Ariette 19.0: A Christmas Carol

Ariette 19.0 A Christmas Caroldi Maurizio Castellaro, 23 dicembre 2023
C’era una volta un insegnante, ormai vicino alla pensione. Questo insegnante era molto triste, perché non gli piaceva come la scuola stava cambiando negli ultimi anni. I ragazzi non leggevano più libri, avevano difficoltà a concentrarsi, faticavano nell’amicizia e nell’amore, e da grandi volevano tutti diventare influencers. Anche gli insegnanti non erano più quelli di quando aveva cominciato. Quando si incontravano nei corridoi nessuno più parlava di cultura, ma solo di programmi da rispettare, moduli da compilare, formazione digitale da inseguire, famiglie da cui difendersi …

Nulla a posto e tutto in ordine

Nulla a posto 01di Paolo Repetto, 20 dicembre 2023
Anni fa fui invitato da un amico a raggiungerlo in una dimora di campagna che aveva da poco acquistata. Era estate piena, la casa era circondata da un bel giardino e naturalmente prima ancora di visitare l’interno ho voluto esplorare il luogo. Tutto bene, un giusto equilibrio tra piante ornamentali e alberi da frutta, niente gazebo o padiglioni vittoriani, o nani di gesso, o fontanelle con la venere di Milo. Tutto tranne una nota decisamente stonata: giacevano infatti sparse qua e là, disposte apparentemente a casaccio e rovesciate su un fianco, alcune grossolane riproduzioni di anfore romane …

Bona et circenses

Bona et circenses 01di Nicola Parodi e Paolo Repetto, 11 dicembre 2023
I nostri governanti hanno preso gusto ai “Bonus”. Senza rendersene conto, e usando tra l’altro il lemma latino in modo improprio (bonus inteso come sostantivo significa uomo buono: per significare vantaggio si deve usare il sostantivato neutro “bonum”. Chi ha dubbi consulti il Castiglioni-Mariotti) si rifanno direttamente alla prassi politica dell’ultimo periodo della repubblica romana e di tutto quello imperiale, quella del panem et circenses. Va detto che lo fanno con un ammirevole dispiego di fantasia …

Dejà vu: … e il povero Abele?

di Paolo Repetto, 26 novembre 2023
Lo “sfogo” (come lui stesso l’ha definito inviandocelo) di Carlo Prosperi è ben comprensibile in giorni nei quali da tutti gli organi di informazione gronda il compianto per l’ennesima donna massacrata da un fidanzato, da un compagno o da un marito respinto. Non bastano l’insensatezza e l’efferatezza della vicenda (e delle cento e passa altre analoghe che hanno intriso di sangue quest’anno già disgraziato), dobbiamo anche sorbirci la morbosa caccia televisiva ai dettagli più macabri e ai pareri e alle testimonianze più stupide …

L’inverno del patriarca

di Carlo Prosperi, 25 novembre 2023
A quanti imputano alla cultura del patriarcato o al patriarcato stesso l’incremento (che poi, stando ai numeri, tale non è) dei femminicidi, rispondo che ciò che sta accadendo è invece dovuto al venir meno del patriarcato, al parricidio metaforico perpetrato dalla cultura sessantottina, la quale, con la scusa di combattere ed abbattere l’autoritarismo, ha cancellato ogni vestigio di autorità. In fondo, è quanto conferma Liliana Segre nel libro – scritto a quattro mani con l’arcivescovo di Milano Mario Delpini – La memoria che educa al bene (Edd. San Paolo), allorché sospetta che “oggi ai ragazzi tutto sia permesso, tutto sia lecito” …

Prolegomeni a una nuova sinistra

Prolegomeni a una nuova sinistra 01&02di Giuseppe Rinaldi, pubblicato su Finestre rotte il 6 marzo 2023
Il recente libriccino di Aldo Schiavone, presentato niente meno che come manifesto, nonostante le riserve che può avere suscitato, ha una sua importanza, perché ha il merito di mettere sul tavolo una serie di problemi di cui la sinistra italiana ha completamente smarrito il senso. Osserva infatti l’Autore che: «La sinistra non discute da decenni dei suoi principî: e questo l’ha messa in uno stato di confusione totale. È ora di venirne a capo». Siamo perfettamente d’accordo. Tanto per chiarire come stanno le cose …

Diversamente idioti

Diversamente idioti 01di Paolo Repetto e Vittorio Righini, 2 novembre 2023
Pubblichiamo un recente scambio epistolare tra due Viandanti. Non stiamo scivolando in una deriva autoreferenziale. È che spesso da questi scambi nascono delle idee, che vengono poi tradotte in pezzi da postare sul sito: ma questa volta si è preferito puntare direttamente sugli originali, perché si prestavano bene a mostrare come per venire alla luce le idee compiano talvolta strani giri. Non solo: più banalmente, ci sembra testimonino che pure attraverso la comunicazione digitale è possibile un confronto costruttivo. Con buona pace di Mc Luhan, non è sempre il mezzo a fare il messaggio. Qualche volta, se ai due capi del filo c’è gente che pensa con la propria testa, il mezzo rimane ciò che deve essere, uno strumento al servizio della conoscenza …

Leggere in viaggio

Leggere in viaggio 01di Vittorio Righini, 30 ottobre 2023
Stavo leggendo un interessante contributo scritto da Fabrizio sui Viandanti, Con-versare e Con-dividere, che alla fine cita sei righe di una bellissima poesia di Wislawa Szymborska. Non la conoscevo, si riferisce a un quadro del Vermeer, intitolato ‘‘La Lattaia’’ […] Mi è tornato alla mente Brian Eno, che sono andato a onorare a Venezia alla Fenice per il suo concerto del 21 ottobre 2023, e che il giorno dopo è stato premiato alla Biennale col Leone d’Oro alla carriera. Lo seguo musicalmente dalla metà degli anni settanta …

Con-versare e con-dividere

Con-versare e con-dividere 01 Joseph-Van-Aken-A-Sporting-Conversation-Piecedi Fabrizio Rinaldi, 23 ottobre 2023
“Ah, ho dimenticato di dirti che questo pomeriggio ci vediamo per parlare delle trame della conoscenza. Vieni”?
Mi ha convocato così, Paolo, per questo terzo incontro nel cortile del Santuario della Rocchetta di Lerma. Alla spicciolata, senza troppa enfasi (gli squilli di tromba non fanno parte del suo bagaglio), come per un’improvvisata fra amici: ma in realtà era un’altra cosa …

Il legno storto. Note di filosofia della pace e della guerra

Una dieta ricostituente 02di Giuseppe Rinaldi, pubblicato su Finestre rotte il 24 novembre 2022
Solo quando scoppiano le guerre, come quella attuale in Ucraina, tendiamo a porci una serie d’interrogativi sulla pace come fossimo nati ieri. E gli interrogativi tendono a moltiplicarsi, quanto più le prospettive della pace si fanno oscure e incerte e quanto più siamo coinvolti dalla guerra, anche nella nostra vita quotidiana. La riflessione sulla pace e sulla guerra sembra dunque procedere a sbalzi, al ritmo delle guerre che ci colpiscono da vicino …

Sentieri Neri … e altri sentieri

Sentieri Neri… e altri sentieri 01di Vittorio Righini, 16 ottobre 2023
Conosco Sylvain Tesson da almeno 15 anni, se per “conoscerlo” basta accreditarsi la lettura di tutti i suoi libri in italiano, e qualcuno in francese. È stato la voce nuova alle mie orecchie per molti anni. Naturalmente resta tale, ma c’è un “ma”. Nel 2014 Tesson cade da un tetto di uno chalet a Chamonix, che aveva scalato di notte forse in preda all’alcol, comunque per motivi a me ignoti. Otto metri di volo, qualche decina d’anni che passano in pochi secondi, in 8 metri. Dopo la caduta e quasi un anno di ospedale, decide di attraversare la Francia a piedi …

Nell’Ellade profonda. Note a margine di una scappata in Macedonia

Nell’Ellade profonda 01di Paolo Repetto, 30 settembre 2023
In genere le note corredano un testo “importante”, di argomento storico o scientifico: difficilmente vengono inserite nei resoconti di viaggio. Nel mio caso però la cosa funziona diversamente. Io non so raccontare i viaggi, almeno i miei, perché non ho capacità di sintesi: sono eccessivamente cosciente di quanto in una narrazione di questo tipo va perduto, mentre non vorrei tralasciare nulla. E allora il racconto del viaggio diverrebbe lungo quanto il viaggio stesso. Faccio dunque prima a saltare a piè pari il testo e andare direttamente alle note …

Ariette 18.0: Che cosa resta

Ariette 18 Che cosa restadi Maurizio Castellaro, 28 agosto 2023
È arrivato tardi, ma non troppo tardi, il mio viaggio in Grecia. Alcuni pezzetti del puzzle della mia frammentata cultura sono andati a posto, si incomincia a intravedere un quadro d’insieme in grado di resistere meglio agli scrolloni. Ma cosa resta, oltre alle scoperte non così scontate che i greci sono i nostri fratelli maggiori, e che nella nostra storia abbiamo avuto non una ma due superpotenze globali, prima Roma, e poi la grande Venezia?

Errare per necessità

Errare per necessità 01di Fabrizio Rinaldi, 14 agosto 2023
Anni fa lessi la raccolta di racconti di Jürg Federspiel intitolata L’uomo che portava felicità, in cui erano tratteggiati dei personaggi incapaci di andare oltre i propri limiti, di comunicare il proprio vissuto. Immediatamente mi immedesimai nell’ussaro che, dopo la sconfitta subita ad Austerliz del 1805 contro i francesi, vagava nelle campagne innevate, alla ricerca del paese dove ritrovare ciò per cui aveva combattuto e perso. Sono passati decenni, ma ancora oggi quella figura ieratica che cavalcava sul lago ghiacciato, nella nebbia, incurante dei popolani che dalla costa lo avvertivano del pericolo di sprofondare, mi sta a pennello …

Risvegli

Risvegli 01di Paolo Repetto, 29 luglio 2023
Nelle Vite dei maggiori filosofi Diogene Laerzio racconta di un giovane cretese, Epimenide, che fu mandato un giorno dal padre in campagna a cercare una pecora dispersa. Dopo aver girovagato a lungo il ragazzo, sfinito per il caldo e la fatica, si addormentò in una caverna, per risvegliarsi solo cinquantasette anni dopo. Devo dire che Diogene Laerzio non è particolarmente attendibile, tirava un po’ all’enfasi sensazionalistica, e che altri che hanno scritto di Epimenide prima di lui, come lo stesso Platone e poi Plutarco, non fanno cenno a questo episodio …

Ariette 17.0: Una mattina con Luigi

Una mattina con Luigi 01di Maurizio Castellaro, 7 luglio 2023
Ascolto in un convegno ad Alessandria Luigi Cancrini, lo psichiatra autore di Bambini diversi a scuola (1974), il testo che mi ha iniziato alla lettura sistemica delle relazioni interpersonali. Introducendo il tema della causalità circolare nelle relazioni comunicative, l’approccio sistemico ha chiarito che se la relazione non funziona, se la comunicazione non è generativa, la responsabilità è di tutti …

Prendi tre paghi uno

Prendi tre paghi uno 01di Vittorio Righini, 23 giugno 2023
La tipica formula da supermercato economico, ma in questo caso si riferisce a un libro che ho appena terminato, e che in realtà è composto da tre parti. Il libro è Passaggi a Oriente, di Fitzroy Maclean, edito da Neri Pozza più di venti anni fa.
La prima parte è un magnifico libro di viaggio, La Strada dorata, nel miglior stile della letteratura inglese del genere, 220 pagine sull’esplorazione dell’Asia Centrale dal 1937 al 1939, con base Mosca e con tutti i relativi problemi della libertà di movimento nel triennio peggiore in URSS, quello delle purghe Staliniste e del terrore negli alti ranghi del potere moscovita …

Parce sepulto

Parce sepulto 01di Carlo Prosperi, 16 giugno 2023
Sono infastidito, se non nauseato, da tutto il can can mediatico seguito alla dipartita di Silvio Berlusconi, all’insegna ora del “servo encomio” ora del “codardo oltraggio”. Con rare eccezioni. Tutto eccessivo. Resto del parere che il personaggio, per cui non ho mai nutrito particolare simpatia, resti nel bene e nel male il simbolo dell’imprenditore ganassa, spaccone ed esibizionista, geniale ma incurante spesso delle leggi e della morale, dotato di un ego straripante, talora ipertrofico, in grado di sedurre, blandire, corrompere. Da perfetto imbonitore, da istrione di razza, all’italiana. Non è un caso che abbia contribuito a rafforzare agli occhi degli osservatori stranieri i più classici e triti stereotipi dell’italiano: gli stessi da lui interpretati per conquistare il consenso …

Ariette 16.0: Spiace tanto

Ariette 16 Spiace tantodi Maurizio Castellaro, 12 giugno 2023
Al passo del Curlo di Arenzano stavo fisso con gli occhi al cielo per godermi il passaggio dei bianconi, un lungo e lento volo dal Mali all’Europa, passando per Gibilterra, sfruttando le calde correnti ascensionali per ridurre la fatica. Ma forse, nell’occulta regia che regola l’universo, sono i bianconi che ci guardano indifferenti mentre passano sopra di noi, come fanno da milioni di anni, e da quell’altezza Genova per loro è solo una macchia grigia di cemento …

Può una nuova traduzione arricchire un libro?

Può una nuova traduzione arricchire un libro 01di Vittorio Righini, 1 giugno 2023
Può, certo. Ma non solo perché è migliore di un’altra. Se prendiamo ad esempio libri in lingua inglese, la principale lingua nel mondo (ma anche in quella francese, molto utilizzata), abbiamo l’imbarazzo della scelta tra tanti eccellenti traduttori italiani. Possiamo così valutare chi ci convince di più nella interpretazione di un testo classico, ma anche di un grande racconto di viaggio. Naturalmente questa capacità presuppone una conoscenza …

Teoria e pratica del pentagonismo (che non è una disciplina olimpica)

di Carlo Prosperi, 18 maggio 2023
Teoria e pratica del pentagonismo 01aDi Juan Emilio Bosch non conoscevo né le vicende umane e politiche né le opere letterarie. Sono quindi grato all’amico Francesco M. Bonicelli Verrina, che per primo ha tradotto in italiano il breve saggio El pentagonismo como sustituto del’imperialismo (1967), di avermi dato modo di colmare in parte questa mia lacuna e di approfondire il tema trattato dallo scrittore e politico dominicano …

Viaggiando in rimoti paesi

Viaggiando in rimoti paesi 01di Paolo Repetto, 6 maggio 2023, vedi il Quaderno
Carlo Vidua nasce conte di Conzano, paesino a metà strada tra Alessandria e Casale Monferrato, nel 1785. Tanto per “contestualizzarlo”, nasce lo stesso anno di Manzoni (li separa una settimana). Troppo tardi dunque per partecipare, anche solo emotivamente, all’infervoramento per la rivoluzione e agli umori contrastanti del periodo napoleonico, e troppo presto per vivere con ardore giovanile i primi moti carbonari …

Ariette 15.0: Al limite

Ariette 15 Al limite 01di Maurizio Castellaro, 3 maggio 2023
Quando a inizio Cinquecento gli Spagnoli entrarono nei templi di Maya e Aztechi non si limitarono a rubare e fondere le migliaia di oggetti d’oro che vi trovarono (quelle tonnellate d’oro diventarono poi il virus che accelerò il declino della Spagna). Quegli oggetti preziosi erano per quei popoli le ricetrasmittenti che consentivano di restare in contatto con la Divinità, che permettevano ai loro Re Dorati di incarnare in terra il potere del Sole, che inducevano il sacro astro a sorgere ogni giorno, donando al mondo il suo potere vitale. Vedere distruggere – senza alcuna punizione divina! …

Meteorosophia. Il piacere della pioggia, soprattutto quando manca

Meteorosophia 01di Vittorio Righini, 1 maggio 2023
Perché a una persona viene in mente di scrivere un piccolo saggio sulla pioggia? Perché, per me ad esempio, la pioggia è ansia, ricordi, serenità, suoni, bianco e nero. Soprattutto ansia, perché mi preoccupo tanto quando non arriva, come succede dall’autunno 2021 ad oggi, primavera 2023. l 29 marzo 2022 erano 111 giorni che non pioveva nel basso Piemonte, e il 30 marzo 2022 sono cadute quattro ore di pioviggine …