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Il voto “nascosto” – Marco Moraschi
Uomini e Topoi – Paolo Repetto
Sulle tracce di Arnold Henry Savage Landor – Paolo Repetto
Avventure e disinvolture del plagiario – Paolo Repetto
Una scrittura antisemita rosso pallido – Paolo Repetto
Essenziali attributi per consiglieri di libri – Fabrizio Rinaldi
Schiavi anche dell’oblio – Paolo Repetto
Il libro degli abbracci – Paolo Repetto


Il voto “nascosto”

di Marco Moraschi, 29 febbraio 2020
Gli effetti collaterali di comprare casa e rendersi indipendenti (economicamente) dai genitori che ti hanno cresciuto fin da bambino, si vedono, soprattutto inizialmente, nel grande numero di scelte che si è chiamati a compiere da quando si prende la decisione a quando poi questa sarà pienamente attuata. …

Uomini e Topoi

di Paolo Repetto, 28 febbraio 2020
Fu il critico tedesco Ernst Robert Curtius (i nomi vanno citati entrambi, perché i Curtius nelle discipline archeologiche e linguistiche si sprecano) ad usare per primo il termine greco “topos” (luogo) in una accezione simbolica allargata, applicabile in letteratura, ad indicare un “luogo comune”. 

Sulle tracce di Arnold Henry Savage Landor

di Paolo Repetto, 24 febbraio 2020 –  vedi Album Sulle tracce di Arnold Henry Savage Landor
Una volta esistevano personaggi di questo calibro: un po’ perché così ci nascevano, un po’ perché il mondo fino ad un secolo fa consentiva (o imponeva) di essere tali. Di essere cioè veri viaggiatori, veri artisti, veri spiriti liberi, di inseguire la propria insaziabile curiosità solo muovendosi, possibilmente lenti, preferibilmente a piedi, e di vederlo davvero il mondo, e di ritrarlo da dentro. …

Avventure e disinvolture del plagiario

di Paolo Repetto, 21 febbraio 2020
Mentre cercavo notizie del pittore-scrittore-esploratore inglese Arnold Savage Landor per un album dedicato alla sua pittura (che apparirà a breve sul sito dei Viandanti), mi sono imbattuto in un accenno ai suoi contatti con D’Annunzio. Nulla di sensazionale: D’Annunzio conosceva un sacco di gente e Landor, che tra l’altro era nato e aveva vissuto a lungo a in Italia, a Firenze e a Roma, senza dubbio anche qualcuno in più. …

Una scrittura antisemita rosso pallido

di Paolo Repetto, 31 gennaio 2020
I titoli dei miei pezzi a volte ingannano, perché li scelgo più per come suonano che per quel che annunciano. In questo caso però non c’è nessun inganno: ho scritto “antisemita” volutamente, per parlare di qualcosa (e di qualcuno) che con l’antisemitismo professa di aver nulla a che fare. Ma così non è. …

Essenziali attributi per consiglieri di libri

di Fabrizio Rinaldi, 25 gennaio 2020
A chi sfida una qualunque platea pubblica (metropolitana, sala d’aspetto o parco pubblico che sia) col semplice gesto di aprire un libro e leggere, sarà capitato di sentirsi dire: Hai un libro da consigliarmi? Quando leggi? perché io non ho tempo per farlo

Schiavi anche del’oblio

di Paolo Repetto, 16 gennaio 2020
“Uno solo è il luogo per vivere: un pezzetto di giaciglio, il resto appartiene al campo, allo Stato. Ma né questo pezzettino di posto, né la camicia, né la pala è tua. Ti ammali, e ti portano via tutto: il vestito, il berretto, la sciarpa avuta di frodo, il fazzoletto da naso. …

Il libro degli abbracci

di Paolo Repetto, 12 gennaio 2020
Scendendo a passo d’uomo verso Genova, tra gallerie che cadono a pezzi e viadotti semoventi, ascolto per radio un’intervista a Marco Bonini. Non lo conoscevo, scopro che è attore, ballerino, sceneggiatore cinematografico e anche scrittore. …