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Sguardistorti 28 copertina

Leggere in viaggio – Vittorio Righini
Con-versare e con-dividere – Fabrizio Rinaldi
Il legno storto – Giuseppe Rinaldi
Sentieri Neri … e altri sentieri – Vittorio Righini
Nell’Ellade profonda – Paolo Repetto
Ariette 18.0: Che cosa resta – Maurizio Castellaro
Errare per necessità – Fabrizio Rinaldi
Ariette 17.0: Una mattina con Luigi – Maurizio Castellaro

Leggere in viaggio

Leggere in viaggio 01di Vittorio Righini, 30 ottobre 2023
Stavo leggendo un interessante contributo scritto da Fabrizio sui Viandanti, Con-versare e Con-dividere, che alla fine cita sei righe di una bellissima poesia di Wislawa Szymborska. Non la conoscevo, si riferisce a un quadro del Vermeer, intitolato ‘‘La Lattaia’’ […] Mi è tornato alla mente Brian Eno, che sono andato a onorare a Venezia alla Fenice per il suo concerto del 21 ottobre 2023, e che il giorno dopo è stato premiato alla Biennale col Leone d’Oro alla carriera. Lo seguo musicalmente dalla metà degli anni settanta …

Con-versare e con-dividere

Con-versare e con-dividere 01 Joseph-Van-Aken-A-Sporting-Conversation-Piecedi Fabrizio Rinaldi, 23 ottobre 2023
“Ah, ho dimenticato di dirti che questo pomeriggio ci vediamo per parlare delle trame della conoscenza. Vieni”?
Mi ha convocato così, Paolo, per questo terzo incontro nel cortile del Santuario della Rocchetta di Lerma. Alla spicciolata, senza troppa enfasi (gli squilli di tromba non fanno parte del suo bagaglio), come per un’improvvisata fra amici: ma in realtà era un’altra cosa …

Il legno storto. Note di filosofia della pace e della guerra

Una dieta ricostituente 02di Giuseppe Rinaldi, pubblicato su Finestre rotte il 24 novembre 2022
Solo quando scoppiano le guerre, come quella attuale in Ucraina, tendiamo a porci una serie d’interrogativi sulla pace come fossimo nati ieri. E gli interrogativi tendono a moltiplicarsi, quanto più le prospettive della pace si fanno oscure e incerte e quanto più siamo coinvolti dalla guerra, anche nella nostra vita quotidiana. La riflessione sulla pace e sulla guerra sembra dunque procedere a sbalzi, al ritmo delle guerre che ci colpiscono da vicino …

Sentieri Neri … e altri sentieri

Sentieri Neri… e altri sentieri 01di Vittorio Righini, 16 ottobre 2023
Conosco Sylvain Tesson da almeno 15 anni, se per “conoscerlo” basta accreditarsi la lettura di tutti i suoi libri in italiano, e qualcuno in francese. È stato la voce nuova alle mie orecchie per molti anni. Naturalmente resta tale, ma c’è un “ma”. Nel 2014 Tesson cade da un tetto di uno chalet a Chamonix, che aveva scalato di notte forse in preda all’alcol, comunque per motivi a me ignoti. Otto metri di volo, qualche decina d’anni che passano in pochi secondi, in 8 metri. Dopo la caduta e quasi un anno di ospedale, decide di attraversare la Francia a piedi …

Nell’Ellade profonda. Note a margine di una scappata in Macedonia

Nell’Ellade profonda 01di Paolo Repetto, 30 settembre 2023
In genere le note corredano un testo “importante”, di argomento storico o scientifico: difficilmente vengono inserite nei resoconti di viaggio. Nel mio caso però la cosa funziona diversamente. Io non so raccontare i viaggi, almeno i miei, perché non ho capacità di sintesi: sono eccessivamente cosciente di quanto in una narrazione di questo tipo va perduto, mentre non vorrei tralasciare nulla. E allora il racconto del viaggio diverrebbe lungo quanto il viaggio stesso. Faccio dunque prima a saltare a piè pari il testo e andare direttamente alle note …

Ariette 18.0: Che cosa resta

Ariette 18 Che cosa restadi Maurizio Castellaro, 28 agosto 2023
È arrivato tardi, ma non troppo tardi, il mio viaggio in Grecia. Alcuni pezzetti del puzzle della mia frammentata cultura sono andati a posto, si incomincia a intravedere un quadro d’insieme in grado di resistere meglio agli scrolloni. Ma cosa resta, oltre alle scoperte non così scontate che i greci sono i nostri fratelli maggiori, e che nella nostra storia abbiamo avuto non una ma due superpotenze globali, prima Roma, e poi la grande Venezia?

Errare per necessità

Errare per necessità 01di Fabrizio Rinaldi, 14 agosto 2023
Anni fa lessi la raccolta di racconti di Jürg Federspiel intitolata L’uomo che portava felicità, in cui erano tratteggiati dei personaggi incapaci di andare oltre i propri limiti, di comunicare il proprio vissuto. Immediatamente mi immedesimai nell’ussaro che, dopo la sconfitta subita ad Austerliz del 1805 contro i francesi, vagava nelle campagne innevate, alla ricerca del paese dove ritrovare ciò per cui aveva combattuto e perso. Sono passati decenni, ma ancora oggi quella figura ieratica che cavalcava sul lago ghiacciato, nella nebbia, incurante dei popolani che dalla costa lo avvertivano del pericolo di sprofondare, mi sta a pennello …

Risvegli

Risvegli 01di Paolo Repetto, 29 luglio 2023
Nelle Vite dei maggiori filosofi Diogene Laerzio racconta di un giovane cretese, Epimenide, che fu mandato un giorno dal padre in campagna a cercare una pecora dispersa. Dopo aver girovagato a lungo il ragazzo, sfinito per il caldo e la fatica, si addormentò in una caverna, per risvegliarsi solo cinquantasette anni dopo. Devo dire che Diogene Laerzio non è particolarmente attendibile, tirava un po’ all’enfasi sensazionalistica, e che altri che hanno scritto di Epimenide prima di lui, come lo stesso Platone e poi Plutarco, non fanno cenno a questo episodio …

Ariette 17.0: Una mattina con Luigi

Una mattina con Luigi 01di Maurizio Castellaro, 7 luglio 2023
Ascolto in un convegno ad Alessandria Luigi Cancrini, lo psichiatra autore di Bambini diversi a scuola (1974), il testo che mi ha iniziato alla lettura sistemica delle relazioni interpersonali. Introducendo il tema della causalità circolare nelle relazioni comunicative, l’approccio sistemico ha chiarito che se la relazione non funziona, se la comunicazione non è generativa, la responsabilità è di tutti …