sguardistorti 25

Sguardistorti 25 copertina

Anni perduti – e da dimenticare – Paolo Repetto
Natura e letteratura per cammini di viandanza – Fabrizio Rinaldi
Biografie e bibliografie – Maurizio Castellario
Le motivazioni di un viaggio
 – Stefano Gandolfi
Tempo da lupi – Nicola Parodi e Paolo Repetto
Hans e l’arte della fuga – Paolo Repetto
Ariette 13.0: Beppe – Maurizio Castellaro
Naufragi con telespettatori – Paolo Repetto
Ariette 12.0 – Maurizio Castellaro

Anni perduti – e da dimenticare

Anni perduti 00 adi Paolo Repetto, 24 dicembre 2022
Nel solco di una tradizione recentissima, inaugurata su questo sito solo dodici mesi orsono con lo scritto sui Buoni propositi, propongo un sintetico resoconto dell’anno che sta mestamente per chiudersi. È un bilancio da economia domestica, nel quale si mescolano le voci più disparate: ma proprio per questo credo corrisponda nella maniera più veritiera a ciò che tutti abbiamo percepito di un anno decisamente infausto …

Natura e letteratura per cammini di viandanza

Natura e letteratura per cammini di viandanza1 Marlon-Brando-in-Apocalypse-Now-1979Copertina per incontri tematici2di Fabrizio Rinaldi, 10 dicembre 2022
Ad avvicinare coloro che sarebbero poi diventati i Viandanti delle Nebbie, prima ancora che nascesse l’amicizia, furono le comuni letture di libri nei quali il rapporto con la natura veniva proposto senza eccessive epiche parolaie. È stato quindi decisivo per ciascuno individuare le coordinate per le proprie letture in scrittori che avevano messo al centro della narrazione il rapporto con il bosco, la montagna, il mare o semplicemente con la quotidianità contadina …

Biografie e bibliografie

di Maurizio Castellato, 8 dicembre 2022
Biografie e bibliografieCopertina per incontri tematici2Provo ad andare al nocciolo della questione. Perché si scrive? Camillo Sbarbaro, presente nell’ultimo Ritratti di famiglia dei Viandanti, risponde ironicamente: “si scrive per essere notati, e si continua a scrivere perché si è noti”. Proprio lui che per cercare di fare i conti con la figura paterna ha scritto poesie che valgono vent’anni di sedute psicoterapiche. Non scherziamo. Scrivevano eroi come Levi, Fenoglio, Leopardi, Foscolo, Dante. Ma scrivevano anche borghesi tranquilli come Gozzano, Montale, Eco, Saba. Se proviamo a mettere in relazione le loro biografie e le loro bibliografie …

Le motivazioni di un viaggio

Le motivazioni di un viaggio (1)di Stefano Gandolfi, 3 dicembre 2022 Copertina per incontri tematici2
Perché viaggiare?
Bruce Chatwin, autore di un libro il cui titolo era già esaustivo (“Anatomia dell’irrequietezza”) si chiedeva, con una domanda ovviamente retorica: “perché divento irrequieto dopo un mese nello stesso posto, insopportabile dopo due [mesi]?”.
In questa domanda, e nelle sue mille risposte possibili, vi è già tutto il succo della questione. Al netto di ogni considerazione collaterale …

Tempo da lupi

Tempo da lupi 01di Nicola Parodi e Paolo Repetto, 8 dicembre 2022
Da uno studio durato venticinque anni sui comportamenti dei lupi di Yellowstone (se ne parla in un articolo pubblicato su Le scienze di dicembre) viene fuori un dato particolarmente interessante (e inquietante). Sembra che negli esemplari infettati dal Toxoplasma gondii, un parassita microscopico che predilige incistarsi nel cervello, scatti una maggiore produzione di dopamina e di testosterone: in altri termini, che diminuiscano le inibizioni, il senso del pericolo, e che aumenti l’inclinazione a comportamenti rischiosi e aggressivi …

Hans e l’arte della fuga

Hans e l'arte della fuga 01 Enzensbergerdi Paolo Repetto, 4 dicembre 2022
La scomparsa di Hans Magnus Enzensberger mi spinge a ripensare finalmente il mio rapporto con lui. È stato uno dei miei autori di culto, per molti versi lo è ancora, tanto che l’ho inserito nel recente album sui Ritratti di famiglia, tra coloro che i Viandanti considerano padri e maestri. Qualcosa però ultimamente si era rotto. Forse tracciare bilanci dei propri debiti intellettuali in occasioni come queste è poco appropriato, soprattutto se i conti non sono affatto chiari …

Ariette 13.0: Beppe

Beppe Fenogliodi Maurizio Castellaro, 28 novembre 2022
Fenoglio è morto a quarant’anni, e chissà quante righe meravigliose avrebbe scritto ancora se fosse vissuto più a lungo, come il suo amico Calvino, ad esempio. Però fumava come un turco, tutto il giorno e tutte le notti che passava sveglio a scrivere nella sua casa di Alba, e queste cose alle volte le paghi care. Fenoglio e le sue parole sono piantate come un ciocco nelle nostre colline, e anch’io, che sono figlio adottato di questa terra grazie alle tante vendemmie e al profumo delle acacie in fiore, sono stato come tutti folgorato dalla sua voce. Fenoglio ti incanta per i tagli secchi di marasso con cui ti restituisce l’essenziale, ti incanta per quello che non dice …

Naufragi con telespettatori

Naufragi con telespettatori 01
di Paolo Repetto, 5 novembre 2022

La metafora con la quale Lucrezio apre il secondo libro del De rerum natura ha conosciuto una grande fortuna, ed è arrivata a noi con un lungo viaggio attraverso la letteratura (ricordo solo Ariosto e Benjamin, ma quanto a naufragi – i propri – anche Leopardi non scherza), l’arte (ad esempio, “Il Naufragio” di Turner, “Tempesta a Belle-Ile” di Monet, “La grande Onda” di Hokusai), la musica (“La tempesta di mare” di Vivaldi, il primo atto dell’Otello di Verdi, ecc.). In realtà non era tutta farina del sacco di Lucrezio … 

Ariette 12.0: Attorno al fuoco

Ariette 12 2

di Maurizio Castellaro, 1 novembre 2022
Ma lo troviamo o no il coraggio di dire che ne abbiamo piene le tasche di questa digitalizzazione che invade tutti gli aspetti della nostra vita? Comunicazione, lavoro, cultura, sesso, gioco. Si può smaterializzare tutto e condividere tutto con un miliardo di solitari fruitori degli stessi contenuti. Un grande risparmio, un grande guadagno. E se tutto questo alla fine non funzionasse davvero? …