(R)esistenze e Riabilitazioni

di Paolo Repetto, 2011

Anno che va, strenna che arriva. Quella del libretto natalizio sta diventando una consuetudine. Per me è un impegno piacevole, mi diverto da sempre a giocare all’editore: ed è anche utile, perché dovendo operare delle scelte finisco per fare un bilancio di quanto ho appreso e ho perso negli ultimi dodici mesi. Spero che un po’ si divertano anche gli altri: corro consapevolmente il rischio del patetico, ma non vorrei creare imbarazzo agli amici. Li rassicuri comunque il fatto che il libretto è una cosuccia smilza, e il sapere che non mi devono recensioni, critiche o commenti.

Torno a proporre alcune mini-biografie di sconosciuti illustri, che al contrario degli illustri sconosciuti sono coloro dei quali varrebbe la pena conservare memoria. In effetti comincia a delinearsi un progetto di memorie da riscattare per il quale non manca certo il materiale: vite di gente non comune, in un senso un po’ diverso da quello utilizzato da Hobsbawm. Il resto sono riflessioni in libertà o esercizi di lettura “scolastica” (nel senso medioevale, di ricerca di un’anima) della storia. Come tali, cioè come occasionali divagazioni, dovrebbero essere letti.