Pensare con i piedi

Incamminarsi

Non sono stato affetto sempre da determinismo ambulatorio; credo di non esserlo neppure oggi, sebbene approfitti di ogni occasione per mettere in moto le gambe. In compenso ho attraversato tutte le fasi di cui si parlerà nelle pagine che seguono: un’infanzia piuttosto pigra, nella quale lo spostamento a piedi era dettato solo dalla necessità e considerato al più un fastidio, un’adolescenza irrequieta ed esibizionista,

L’Italia a piedi

Sui prussiani pesa un vecchio pregiudizio e, dal momento che quasi nessuno sa dove si trovi effettivamente la Prussia, il pregiudizio ha finito per essere esteso a tutte le popolazioni della fascia più orientale e settentrionale della Germania. Forse è colpa di Federico II, o di Von Clausewitz e di Bismarck …

Altre passeggiate (Appendice 1)

Non ho notizia di altri che abbiano percorso a piedi l’intera penisola prima di Johann Gottfried Seume, né italiani né stranieri. Qualcuno l’avrà senz’altro fatto, ma con uno spirito diverso da quello che in queste pagine stiamo cercando di cogliere (penso a soldati, pellegrini, mercanti, ecc.), e proprio per questo non ne ha scritto …

Il mondo a piedi

L’oggetto di questo scritto è perfettamente riassunto in quel “A piedi … per libera strada … a condurmi ove io voglia” dei versi posti in esergo. È la diversa percezione del significato del camminare che si origina nell’età moderna e si diffonde poi nel passaggio a quella contemporanea …

Camminatori leggendari (Appendice 2)

Non voglio stilare una graduatoria dei più forti camminatori di ogni tempo. Al di là dell’impossibilità di farlo, non avrebbe senso nemmeno pensarlo. Voglio soltanto rievocare un paio di personaggi formidabili, ai quali ho accennato nelle pagine precedenti e le cui imprese hanno dell’incredibile …