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Effetti collaterali – Paolo Repetto
Abbasso la semplicità, viva la semplicità! – Marco Moraschi
A proposito di opportunità – Stefano Gandolfi
Lettere dalla clausura – Fabrizio Rinaldi
Alle radici dell’umano – Nicola Parodi
Il giorno della marmotta – Paolo Repetto
Camera con vista sul futuro – Paolo Repetto
Con svista sul campo – Fabrizio Rinaldi
I buoni e i cattivi maestri – Stefano Gandolfi
Barbari e no – Paolo Repetto
Riflessioni dalla quarantena – Marco Moraschi
Adolf Wölfli. Implosioni – Paolo Repetto

 

Barbari e no

di Paolo Repetto, 21 aprile 2020
Caro Stefano, non c’è stato alcuno sconfitto, meno che mai un K.O., per il semplice motivo che non c’è stato nessuno scontro di ideologie, ma un confronto di idee. Quindi possiamo proseguire, non prima però che io ti abbia ringraziato, perché questo match (forzatamente) a distanza mi ha aiutato a riflettere in un momento nel quale stanchezza e rassegnazione stavano avendo il sopravvento. Parto dalle tue argomentazioni, ma vorrei procedere su due piani distinti: quello dei fatti, o della razionalità, e quello delle simpatie, o dell’emozionalità.

I buoni e i cattivi maestri

di Stefano Gandolfi, 20 aprile 2020
Ti scrivo una mail ritenendola più adatta di un wahtsapp ove si è costretti a sintetizzare. Poi ovviamente avremo modo di parlarne a voce … giusto per riordinare le idee. Lo scambio di opinioni sull’Olanda è significativo …

Riflessioni dalla quarantena

di Marco Moraschi, 19 aprile 2020
Di riflessioni sulla quarantena ne avrete probabilmente lette già di ogni sorta, d’altronde non è che ci sia poi molto da fare in casa per far passare il tempo: un po’ si fanno le pulizie, un po’ si guarda la televisione e un po’ ovviamente si legge, …

Con svista sul campo

di Fabrizio Rinaldi, 12 aprile 2020, Pasqua
Dall’esilio imposto dalla pandemia, raccolgo l’esortazione di Paolo a raccontare aspetti della convivenza col virus, e a soffermarmi su quelli che in un’altra condizione non avrei mai colto. …

Camera con vista sul futuro

di Paolo Repetto, 9 aprile 2020
Da un mese e mezzo vivo confinato in un terrazzino al settimo piano. Fortunatamente è orientato a sud, e aggetta su un fazzoletto triangolare di verde, al di là del quale corre un ampio viale ….

Il giorno della marmotta

di Paolo Repetto, 2 aprile 2020
Quando comporranno il mio manifesto funebre dovranno scontarmi un anno. Perché ho già capito che quello in corso mi sarà interamente sottratto: e comunque già mi è stata rubata la primavera, che per un anziano come me è la stagione di una fugace rinascita. …

Alle radici dell’umano

di Nicola Parodi, 23 marzo 2020
Caro Paolo, discutendo con te e con altri amici, per sostenere la tesi delle diverse modalità di raccontare la realtà ho spesso utilizzato come esempio il brano dei Promessi sposi conosciuto come “la madre di Cecilia”. Quel brano riesce sempre a commuovere anche uno come me …

A proposito di opportunità

di Stefano Gandolfi, 18 marzo 2020
Da perfetto ignorante quale sono, e per giunta con l’aggravante di esserne fiero, mi approccio con molto timore a questo tuo scritto. Oltretutto mi tremano i polsi all’idea di affrontare ben 9 tematiche specifiche! …

Lettere dalla clausura

di Fabrizio Rinaldi, 17 marzo 2020
Il coronavirus costringe tutti a starsene a casa, questa volta in senso letterale. Non si tratta quest’anno (e probabilmente non solo questo) di scegliere se e dove fare le vacanze. A casa significa proprio “in casa”. È uno stravolgimento sino a ieri inimmaginabile …

Abbasso la semplicità, viva la semplicità!

di Marco Moraschi, 14 marzo 2020
L’isolamento forzato di queste settimane porta con sé gli innegabili effetti della solitudine, peraltro benvenuti (ogni tanto), tra cui quello di trovare più occasioni per fermarsi a riflettere tra sé e sé. Inondato dalle notizie sul coronavirus, come d’altronde è inevitabile …

Effetti collaterali

di Paolo Repetto, 12 marzo 2020
La futurologia fantascientifica (letteraria, cinematografica, ma anche quella statistica) ci aveva abituato all’idea che la catastrofe sarebbe arrivata dallo spazio, con un asteroide o un meteorite gigantesco. Era una previsione tutto sommato quasi rassicurante …

Adolf Wölfli. Implosioni

di Paolo Repetto, 22 marzo 2020 – vedi l’Album
Figlio di un alcolizzato cronico, è abbandonato a sei anni (con altri sei fratelli e la madre) nella miseria più nera. Viene affidato a una famiglia contadina, che non gli fa mancare la fatica, la fame e i maltrattamenti. Cresce come un animale e comincia a insidiare, in maniera anche violenta, la virtù delle ragazze del luogo: tanto da finire a più riprese in prigione e infine, nel 1895, definitivamente in manicomio. Vi rimarrà per trentacinque, e ne uscirà solo dopo la morte.