di Maurizio Castellaro, 1 novembre 2021
Le “ariette” che postiamo dovrebbero essere, negli intenti del loro estensore, «un contrappunto leggero e ironico alle corpose riflessioni pubblicate di solito sul sito. Un modo per dare un piccolo contributo “laterale” al discorso». (n.d.r).
Ciascuno cresce solo se sognato (a Danilo Dolci)
Il sogno del seme di pisello è diventare pisello, il sogno del bruco è diventare farfalla. Una direzione univoca, un progetto definito. Per i cuccioli d’uomo le cose non sono mai così semplici. La parte migliore delle storie di formazione è quella che racconta di quando l’eroe non sa ancora di essere tale. Dell’eroe in formazione incanta la densità delle infinite possibilità che racchiude, una densità che comprende anche il fallimento, e che non si risolve con una pianificazione deterministica, ma con la ricerca di un’ispirazione che indichi la rotta attraverso l’oscura nuvola atomistica delle combinazioni infinite che ci abitano e ci attraversano. Nei primi voli rischiosi dei cuccioli d’uomo le luci dei Maestri rischiarano strade possibili e promettono un porto sicuro, anche se provvisorio. Fortunati i futuri eroi che hanno occhi in grado di scorgere i loro segnali e coraggio per abitare e crescere nei loro inesausti sogni di levatrici.
Di corsa (a Giancarlo Soldi)
Il padre lo sognava ciclista, ma Giancarlo preferiva scegliersi da solo le salite da affrontare, e infatti si sognava pittore. Ma in fondo, nel suo modo saggio e bambino, Giancarlo il sogno di papà lo ha realizzato negli infiniti ciclisti che ha disegnato nella sua vita. Nel suo gesto incantato il quadro dei corridori in corsa somiglia un po’ alla vita: veloce, faticosa, fuori controllo, piena di colori e bellissima.