Estetica per palati ordinari (introduzione al volume)

di Paolo Repetto, 30 aprile 2021, prefazione a Estetica per palati ordinari, vol. VII di Opera omnia ed altri scritti, 2022

Ho raccolto in questo volume diversi interventi che in qualche modo possano essere ricondotti alla formulazione di una estetica. Con due scopi: il primo, molto pratico, di avere disponibili in un unico contenitore cose disperse nella torrenziale produzione di un trentennio; il secondo, di provare a rintracciare in un pensiero da sempre espresso in maniera frammentaria e occasionale un minimo di continuità, ma anche, nel caso, di rilevare le discontinuità, i mutamenti dello sguardo. Di dargli insomma una parvenza un po’ più sistematica.

Il caos è rimasto, ma un paio di risultati li ho ottenuti. Intanto mi sono reso conto che l’argomento è stato tutt’altro che secondario nel mio percorso, perché veramente, in varia forma, l’ho affrontato un sacco di volte: e questo spiega la scelta di distribuire gli scritti in tre sezioni, che vanno a costituire tre libretti distinti. Poi ho potuto rilevare che col passare del tempo la tematica estetica ha teso a diventare tutt’una con quella etica.

I materiali raccolti sono per la maggior parte già comparsi in altre raccolte: li ho qui integrati pescando in ciò che ho salvato del mio epistolario, ragion per cui in molti casi gli interventi risentono di un tono decisamente colloquiale e del tipo di relazione che mi lega all’interlocutore.

Giovane, prendi e leggi. Se potrai arrivare sino alla fine di quest’opera sarai capace di capirne una migliore. Io mi sono proposto più che d’istruirti di esercitarti e perciò m’importa poco che tu adotti le mie idee o che le rifiuti, purché esse abbiano ricevuto tutta la tua attenzione. Uno più esperto di me t’insegnerà a conoscere le forze della natura; a me basterà di averti fatto mettere alla prova le tue” (Diderot, Pensieri sull’interpretazione della natura, 1753)

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