Andreas Achenbach. Dal Romanticismo al Realismo

di Paolo Repetto, 20 marzo 2020 – vedi l’Album

Andreas Achenbach Dal Romanticismo al Realismo copertinaDa buon giovane romantico (comincia a dipingere seriamente a dodici anni), Andreas Achembach gira mezza Europa (dalla Russia all’Italia, dai Paesi Bassi alla Scandinavia) e assorbe un po’ dovunque, prima di sottrarsi all’idealismo imperante e trovare una dimensione propria. Non è un rivoluzionario dell’arte (e quindi non è particolarmente famoso), ma è senz’altro un riformatore. Praticamente è il fondatore del realismo pittorico tedesco. Ora, il realismo non richiede, almeno in apparenza, un grande investimento spirituale, soprattutto se rivolto alla pittura paesaggistica: ma impone una profonda sensibilità per forme e colori, un forte e personalissimo temperamento per le scelte dei soggetti e degli angoli prospettici entro i quali inquadrarli, una eccezionale padronanza tecnica per trasferirli sulla tela. Altrimenti si cade nel manierismo della pittura da salotto. Achenbach queste doti le possiede tutte, come dimostrano le splendide immagini che vi offriamo.

Andreas Achembach è nato a Kassel nel 1815 ed è morto nel 1910, lasciandosi alle spalle una carriera pittorica durata più di ottant’anni, ricca di riconoscimenti e fecondissima di opere. Per la massima parte queste sono conservate nei maggiori musei tedeschi (la Nationalgalerie di Berlino, la Neue Pinakothek di Monaco e le gallerie di Dresda, Darmstadt, Colonia, Düsseldorf, Lipsia e Amburgo). In Italia, presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano si possono ammirare Marina agitata sotto un cielo burrascoso (1853) e Tramonto dopo un temporale a Porto Venere nel golfo della Spezia (1857).

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